Ci sono vari livelli di malattia e di disturbi. La maggior parte delle volte, per fortuna, passiamo attraverso delle fasi di cui non ci accorgiamo nemmeno.
Non sempre siamo consapevoli di tutti i segnali e non sempre i disturbi si manifestano in modo irruente. Esiste un livello che si trova prima della malattia e del disturbo vero e proprio, e se riusciamo a individuarlo possiamo:
- Capire meglio noi stessi, essere più consapevoli e fare scelte migliori;
- Prevenire eventuali disturbi, sia fisici che emotivi, che potrebbero presentarsi se trascuriamo i segnali;
- Riequilibrare le parti che sono fuori posto, in modo da rendere la nostra vita più bella e più piena.
Ecco quali sono i segnali principali che il corpo usa per farti capire che c’è qualcosa che non va, e che devi prendertene cura.
Indice
1 – Stanchezza
La stanchezza è il primissimo segno che il corpo usa per farti capire che c’è qualcosa che non va.
E la stanchezza è, purtroppo, una delle cose cui ci si abitua più rapidamente.
All’inizio non è così grave, sembra sia una conseguenza di una giornata pesante, di uno sforzo troppo intenso, di un’attività fuori dal comune (ad esempio un trasloco).
Poi la giornata pesante diventa un periodo pesante, e il periodo diventa sempre più lungo e si supera la fatidica soglia dei dieci giorni.
Quando hai un disturbo, come la stanchezza, corpo e mente devono adattarsi al nuovo assetto per poter continuare a funzionare.
Nella Medicina Cinese, un disturbo che dura più di 10 giorni è considerato cronico.
Ma non è l’unica, perché anche secondo le teorie neuro-scientifiche dopo 10-14 giorni il cervello si attiva per adattarsi al problema, e lo fa regolando i segnali del dolore, la chimica e una serie di altre funzioni in modo che il disturbo possa essere integrato nel sistema. In questo modo può continuare a funzionare senza essere completamente destabilizzato.
Abituarsi alla stanchezza è un classico.
Tutti siamo stanchi, sembra una cosa normale. Ci si abitua perché non è grave, non dà sintomi preoccupanti, rispondere “sono stanca” al classico come va? è ormai uso comune. Ma è un segnale importantissimo, che non bisogna trascurare.
2 – Rigidità
Dato che la maggior parte delle volte ignoriamo la stanchezza, il secondo segnale che il corpo usa per farsi ascoltare è la rigidità.
Il Fegato è il responsabile della flessibilità e dell’elasticità di muscoli e tendini; è anche uno dei primi organi ad andare fuori equilibrio se non abbiamo un’alimentazione corretta, perché patisce grassi, zuccheri raffinati, bevande fredde e così via.
Quando il Fegato è sovraccarico, tutto il corpo ne risente: ci sono problemi di rigidità e tensione, soprattutto nelle spalle e nella cervicale, o si contrae la mascella di notte, o ci si sente irrigiditi e contratti.
Naturalmente tutto questo non riguarda solo la dimensione fisica, ma si trasferisce anche al lato emotivo: si diventa meno flessibili, il critico interiore si fa sentire di più e l’apertura mentale si riduce. Vengono meno anche la capacità di pianificare il futuro e quella di concentrarsi su un solo compito.
3 – Problemi digestivi
Un altro segnale che il corpo usa per avvertirti che devi cambiare qualcosa, sono i problemi digestivi: non devono essere necessariamente cose eclatanti, come una forte colite o un’ulcera, ma possono essere cose più lievi, a cui non fai caso perché, come per la stanchezza, ormai sei abituata.
C’è la tipica sensazione di pesantezza anche dopo un pasto leggero, oppure la pancia gonfia quasi costante, o gli episodi di stitichezza (più o meno sporadici).
La digestione lenta e faticosa non è normale, anche se per te è la prassi. Il corpo impiega molte ore per portare a termine i processi digestivi: deve scomporre gli alimenti, assimilare le sostanze nutritive, eliminare le scorie. Quando qualcosa va fuori posto, tutto questo diventa più difficile.
La soluzione non è un digestivo, o un gastroprotettore, ma è un cambio nello stile di vita. Ci vuole poco tempo, a gennaio si parte!
4 – Segnali sul volto
Per cogliere questi segnali ci vuole un po’ di esperienza, ma alcune cose sono facili da vedere anche per i principianti.
Per la teoria secondo cui una parte riflette il tutto, il nostro volto riflette la condizione degli organi interni: ogni zona del viso (ma non solo) ci dà preziose informazioni su come sta l’organo di riferimento.
Per esempio, se il mento ci si riempie di brufoli, vuol dire che c’è qualcosa che non va nell’apparato riproduttore. Se le guance hanno una pigmentazione diversa rispetto al solito, i Polmoni potrebbero essere in difficoltà. Se la zona sotto agli occhi è particolarmente bluastra, i Reni hanno bisogno di attenzione.
Non è semplice leggere un volto, perché bisogna considerare il contesto, ma con un po’ di pratica e di buon senso si può imparare molto. In questo post, ad esempio, ti spiego come leggere i segnali intorno alla bocca.
5 – Voglia di dolce, o di salato, o di piccante…
Ogni coppia di organi è legata ad un sapore: i principali sono 5, e per avere un’alimentazione equilibrata bisogna che siano tutti presenti con moderazione, cioè non nella loro versione eccessiva (no zucchero, no patatine, ecc ecc).
Quando qualcosa nel corpo va fuori equilibrio, lui cerca di riportarlo in quadro con i mezzi che ha, cioè facendoti venire voglia del sapore corrispondente all’organo in difficoltà (è un po’ più complesso di così, ma per ora ci accontentiamo).
La voglia di dolce è un grande classico, spesso associata alla fame nervosa. Le cause possono essere molteplici, come un carico di lavoro eccessivo sul Pancreas, oppure fenomeni di ipoglicemia, o necessità di scaricare un’emozione non ben definita sul cibo.
La voglia di salato è particolare: è legata ai Reni, che sono l’organo che si occupa della paura. Quando subentra il sentimento di paura aumentano le voglie di salato perché mangiando salato aumenta anche la sete e l’acqua in qualche modo rende tutto più ovattato.
Spesso succede che la voglia di salato sia solo un modo per farti bere. Quando il corpo ha bisogno di acqua, ti chiede invece di mangiare qualcosa di salato, così l’idratazione diventa una conseguenza.
Il piccante è il sapore legato alla tristezza e al dolore. In particolare quello inespresso o espresso male. Può succedere di aver voglia di piccante quando sentiamo di avere fatto un’indigestione di emozioni, o quando ci sembra di non riuscire a sbloccare l’ingorgo. Il piccante serve perché irrompe nel dolore e lo riduce in pezzi piccoli e più gestibili.
Qua trovi un approfondimento.
Quali segnali ti sembra di avere? Cosa ti sta dicendo il tuo corpo?