
Una delle cose belle dell’essere social è che le interazioni con le persone aumentano tantissimo.
Nel mio caso, che sono una freelance e sto quasi tutto il giorno da sola davanti al mio macbook, le interazioni sui social sono un bellissimo diversivo: mi fanno compagnia, mi spezzano piacevolmente la giornata, mi regalano quel calore umano che il macbook, nonostante si sforzi, non riesce a darmi.
Eppure a volte mi trovo in difficoltà perché la maggior parte delle interazioni sono domande a cui, quasi sempre, io non posso rispondere se non con un timido “dipende”.
Poi do anche una spiegazione, ma il dipende lo devo dire. E mi sento sempre un po’ male a rispondere così, però ci sono dei validissimi motivi per cui, sui social, questa è una delle mie risposte più frequenti. Eccoli:
Indice
Non ti conosco
So bene che l’argomento “cibo e salute” fa nascere un sacco di interrogativi, e io sono davvero felicissima che mi vengano fatte delle domande. Quando posso aiutare lo faccio con estremo piacere.
Però, dietro a uno schermo, in un messaggio su Instagram o su Facebook, non ho abbastanza elementi per dare una risposta dettagliata su un problema specifico.
Quando incontro le persone per una consulenza ci metto anche più di un’ora per inquadrare la situazione e per capire da dove è meglio iniziare a lavorare.
Faccio un sacco di domande, alcune delle quali non si capisce nemmeno dove vadano a parare, ma per me sono importanti.
Sapere come dormi, se sei più ansiosa o nervosa, conoscere alcuni aspetti del tuo passato per me sono cose fondamentali. Se non ho questi (e altri) elementi non sono in grado di dare una risposta.
Ecco perché a domande come: “Cosa posso fare per la pancia gonfia?” io rispondo “Dipende”.
Dipende dall’origine del problema, dai tuoi punti sensibili, dal contesto, dalle tue abitudini alimentari, da quando sei nata, da mille cose.
L’alimentazione è una cosa seria: non si può improvvisare e non si deve essere approssimativi. Ecco il motivo per cui, perché io possa aiutarti, mi devi dare tutti gli elementi necessari.

Non siamo tutti uguali
La macrobiotica considera l’insieme della persona. Il corpo, la mente, le relazioni tra gli elementi, gli equilibri tra yin e yang.
La varietà è la cosa più bella dell’intero universo, non siamo tutti uguali e dobbiamo esserne felici perché la diversità crea la vita.
Sul piano della salute, però, questo può essere uno svantaggio: il mio mal di testa è diverso dal tuo mal di testa. Certo, il sintomo può essere uguale. Ma la causa no.
Ci sono mal di testa yin, mal di testa yang, mal di testa yin e yang. Ci sono mal di testa in cui il protagonista è il Fegato, altri in cui bisogna occuparsi del Pancreas. Ci sono mal di testa solo estivi, ci sono mal di testa ricorrenti, ci sono mal di testa da sindrome premestruale. Ci sono mal di testa che arrivano all’improvviso e mal di testa che sono la conseguenza di disturbi di cui non ti sei occupata.
Ci sono problemi con cause profonde e problemi con origine più leggera.
Il livello a cui scendere dipende dalla condizione e dalla costituzione di ognuno di noi.
La medicina ci ha insegnato a classificare le malattie partendo dal sintomo: è facile per noi pensare cose come “anche la mia amica aveva dolori mestruali come me, ha preso il magnesio ed è andato tutto a posto, quindi lo prendo anche io”.
Ma, di nuovo, la causa dei dolori può essere diversa. Per trattare il problema alla radice bisogna entrare nello specifico della persona.
Tornando al punto 1, solo se ti conosco e ho analizzato la tua situazione posso darti indicazioni mirate.
Sono una professionista
Non ti dirò mai, in un messaggio su Instagram, cosa devi fare per il tuo problema di reflusso.
Sono una professionista, credo nel mio lavoro e ho il dovere di farlo bene, prima di tutto per te, ma anche per me.
Credo in quello che faccio e lavoro seriamente. Sono assolutamente certa di poterti aiutare ad avere mille benefici e lo voglio fare come si deve.
Per risolvere un problema che, magari, si è creato in trent’anni di alimentazione scorretta ci vogliono tempo, costanza e impegno, e anche io devo poterti dedicare tutta la mia attenzione.
Ti dirò di più: diffida di chi ti dà consigli al volo su un social senza aver prima analizzato la tua situazione. Nessun professionista ti darà mai indicazioni sulla tua salute senza aver avuto modo di parlarti e di capire, nessuno!
È il mio lavoro
Infine, è il mio lavoro.
Ho studiato e studio ogni giorno, ho approfondito, ho fatto corsi, ho investito tempo, energia e soldi nella mia formazione. Nella professionalità che ho acquisito ci trovi le mie competenze, il mio carattere, il mio essere un 2, le cose che mi vengono naturali e quelle su cui ho dovuto lavorare parecchio per potertelo offrire come sono oggi.
Ci trovi i miei ideali, la passione che ogni giorno mi fa dire che questa è la strada giusta, la voglia di vedere che anche gli altri possono stare bene come sto bene io.
Non è solo il mio lavoro: sono io, con tutto quello che ho investito. E se ora riesco a darti quello di cui hai bisogno e ad aiutarti a fare le scelte giuste è perché, ormai, sono dieci anni che coltivo questo amore per una vita piena di energia.
Non me la sento proprio di sminuire lui, ma soprattutto te, con una risposta approssimativa di due righe su Facebook
Conclusioni
È vero, ci sono un sacco di domande a cui posso solo rispondere “dipende“. Ma ci sono anche un sacco di domande a cui riesco a dare una risposta: se mi chiedi come si cucina un cereale, o quale alimento è più adatto per la stagione, o a quale organo è legata una certa emozione, o come si fa l’oil-pulling, o a cosa serve l’agar agar.
Per domande che coinvolgono te come persona, nella tua totalità, vai a questa pagina: solo così posso dedicarmi a te con tutte le attenzioni che meriti (perché te le meriti!) e metterti a disposizione tutti gli strumenti per trasformare la tua vita.
