Che cos’è la temperatura basale? Cosa c’entra con la contraccezione? Come si misura?
Facciamoci una cultura! 🙂
Prima di addentrarmi nel favoloso mondo della temperatura basale faccio una breve riflessione.
La maggior parte dei metodi contraccettivi sono a carico della donna, sia dal punto di vista fisico che da quello mentale.
Ora, fosse per noi, se fossimo lì buone buone, tranquille tranquille, saremmo fertili per dodici, massimo ventiquattro ore al mese. Vogliamo esagerare? Diciamo quarantotto. Il nostro ovulo viene rilasciato, sta lì in attesa del suo bel pricipe, è impaziente e dopo 24 ore si scoccia e chiude bottega fino al mese dopo.
L’uomo è fertile sette giorni su sette, ventiquattr’ore su ventiquattro, con miliardi e miliardi di possibilità, altro che chiudere bottega: anche volendo, l’uomo lavora.
Come mai la società ha buttato su di noi questo carico? Perché è tutto (o quasi) sulle nostre spalle per due miseri giorni di potenziale fertilità? Vogliamo farci due domande?
Ebbene, quando – e se – avrò le risposte sarò ben lieta di condividerle.
Per adesso, meglio munirsi di carta e penna e dedicarci alla nostra temperatura basale.
Che cos’è la temperatura basale e a cosa serve misurarla
La temperatura basale (da qui in poi TB) è la temperatura che ha il corpo al momento del risveglio, prima che venga iniziata qualsiasi attività, compresa alzarsi dal letto.
La misurazione della TB è utile per determinare la fase dell’ovulazione, sia per chi desidera un bimbo, sia per chi non lo sta cercando. Una volta determinati con esattezza i giorni fertili, ci si comporterà di conseguenza.
Su cosa si basa la temperatura basale
(perdonami per il gioco di parole)
Il ciclo mestruale è una danza di ormoni (a giudicare dagli sbalzi d’umore, scommetto che lo sospettavi), estrogeno e progesterone si alternano in modo preciso per il perfetto funzionamento dell’attività riproduttiva.
Come si misura la temperatura basale
Prima di tutto ci si deve procurare un termometro apposta, che abbia una sensibilità di +/- 0.1 grado.
Poi, partendo dal primo giorno del ciclo (il primo giorno di mestruazioni), ogni mattina, possibilmente alla stessa ora, appena ci si sveglia, prima di alzarsi o di fare qualsiasi cosa (bere, avere rapporti, ecc), si misura sotto la lingua e si registra il dato.
Nella prima parte del ciclo, dal giorno 1 al giorno dell’ovulazione, avremo come special guest l’estrogeno, mentre il progesterone se ne sta buono buono a livelli bassi.
Dall’ovulazione in poi il progesterone prende possesso della scena, mentre l’estrogeno si abbassa.
Il progesterone fa alzare la temperatura corporea di 0.2-0.5 gradi, per questo si riesce ad identificare il momento in cui c’è l’ovulazione.
Forse con un’immagine è più chiaro (fonte):
La temperatura basale e la contraccezione
Quando abbiamo individuato il giorno dell’ovulazione, riusciamo a risalire ai giorni fertili.
Se, però, utilizziamo la TB come unico metodo contraccettivo, la sicurezza non è abbastanza perché il giorno dell’ovulazione viene individuato a posteriori: dato che gli spermatozoi sopravvivono fino a 5 giorni nel corpo della donna, ci sarebbe bisogno di saperlo un po’ prima.
Infatti molto spesso si abbina alla TB il tracciamento del fluido cervicale o della posizione della cervice, che danno ulteriori indicazioni sullo stato del ciclo a partire dalla quantità e qualità delle secrezioni cervicali (metodo sintotermico).
La temperatura basale è un metodo contraccettivo sicuro?
Come ben sai la precisione del ciclo è soggetta a tante variabili, e per affidarsi completamente a questo metodo è necessario dotarsi di un grafico da compilare con precisione giorno dopo giorno e associare altre analisi (tipo il fluido cervicale).
In genere è un metodo che viene usato più che altro da chi ha difficoltà a rimanere incinta.
Per chi invece cerca un contraccettivo efficace, la tecnologia è corsa in aiuto.
Ci sono oggi dei computerini che fanno tutto da soli. Tu devi solo misurare la temperatura, e pensano loro a fare grafici e a dirti se sei fertile o meno.
Ti ho parlato di Daysy in questo post (e te ne parlerò ancora perché è la mia più recente soddisfazione), qua ti rassicuro soltanto per quanto riguarda la sua sicurezza.
Daysy è sicuro al 99.3%. Questo significa che se è un giorno verde, la possibilità di restare incinta con un rapporto non protetto è dello 0.7%. Paragonabile ai contraccettivi ormonali, ma senza effetti collaterali e senza dover integrare con altri metodi.
Capito la rivoluzione?? Io, donna, che devo occuparmi dell’aspetto contraccettivo (vedi premessa), posso farlo in tranquillità e senza effetti collaterali, solo misurando la temperatura appena mi sveglio.
Possiamo chiedere di meglio? In questo momento secondo me no.
Concludendo
Il metodo della TB è efficace e sicuro se viene abbinato ad altri parametri, ma spesso viene utilizzato quando si cerca una gravidanza invece che quando si evita: determinando il giorno dell’ovulazione si ha la certezza di quando una donna è fertile.
Richiede però tempo, pratica e costanza, nonchè un’ottima conoscenza del proprio corpo (il controllo della posizione della cervice non è una di quelle pratiche che fa piacere a tutte).
Per chi ha esigenze contraccettive è meglio andare sul sicuro con i computerini apposta, tipo Daysy. Un minuto al mattino e poi non ci pensi più.
(ti ricordo che c’è anche uno sconto di 20 € inserendo il codice MACROBIODAYSY al checkout 🙂