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La stanchezza e le emozioni represse
Le emozioni sono una parte fondamentale della nostra vita. Nella macrobiotica corpo e mente non sono divisi: fa tutto parte dello stesso sentire e un’emozione non espressa crea un disturbo anche a livello fisico.
Ogni emozione umana porta un messaggio che, se lo sai cogliere, ti aiuta a imparare un sacco di cose su te stessa e sugli altri: l’intelligenza emotiva deriva, infatti, dalla capacità di gestire l’ampio spettro di emozioni umane e di renderle inoffensive.
Il problema è che ti hanno insegnato a dare valori diversi alle varie emozioni: la gioia è considerata un’emozione buona mentre la rabbia o la tristezza sono considerate cattive.
Dal momento che le emozioni buone sono più accettabili, tanti di noi hanno difficoltà (o vergogna) ad esprimere le emozioni cattive. Inevitabilmente, quello che facciamo è un tentativo di sopprimere questi sentimenti.
Le emozioni sono energia
Però anche le emozioni non sono altro che una forma di energia e l’energia non ha una connotazione positiva o negativa: è l’uso che decidi di farne che può prendere strade più o meno utili.
In ogni caso, un’emozione non espressa, come prima cosa, consuma energia e ti fa sentire stanca e affaticata.
Quando eviti o cerchi di compensare le tue emozioni, loro diventano una specie di spina interna che, prima o poi, si ripropone sotto forma di blocchi perché l’energia, per sua natura, deve poter essere espressa.
Tutte le emozioni, anche quelle buone, hanno il potenziale di impattare in modo negativo sulla tua salute. Se ti senti stanca, se ti sembra che le tue energie siano meno del solito, prova a vedere se stai in qualche modo sotterrando un’emozione.
Il dolore e l’autunno
La medicina cinese ci insegna anche che esistono delle corrispondenze tra corpo ed emozioni, perciò una data emozione avrà ripercussioni sull’organo di riferimento.
L’esempio classico è quello del Fegato: se trascuri la rabbia, non la esprimi e la soffochi, è molto probabile che Fegato e Cistifellea ne risentiranno nel giro di poco tempo.
L’autunno è la stagione dell’Elemento Metallo e l’emozione a lui legata non è una di quelle più amate: il dolore.
Quando ti trovi a provare dolore o tristezza, la reazione ovvia e istintiva è quella di allontanare o rifiutare. Siamo tutti umani e tutti preferiamo essere felici invece che tristi.
Il dolore è una delle emozioni più difficili da processare, ma se viene trasformato in modo opportuno può regalarti delle lezioni importanti per la tua crescita e ridare le energie che ti sembra di aver perso; quando impari a trasformare il dolore e ad esprimerlo invece di sopprimerlo, puoi arrivare ad avere una conoscenza e una consapevolezza di te molto profonda.
I nostri organi sono particolarmente sensibili durante la loro stagione di appartenenza. Come il Fegato e la Cistifellea sono più sensibili in primavera, Polmoni e Intestino Crasso sono più sensibili in autunno, la stagione del Metallo.
In autunno sei messa più a dura prova con tristezza e dolore che in altri periodi dell’anno, ma è anche il momento giusto per imparare a destreggiarti e per recuperare forza ed energie.
Come usare il dolore in modo positivo
Il dolore è l’emozione fuori equilibrio legata al Metallo. Se non è espresso bene affligge Polmoni, Intestino Crasso e pelle (non a caso in questa stagione chi ha problemi di pelle può notare dei peggioramenti).
Il dolore inespresso indebolisce la nostra capacità naturale di lasciare andare e di lasciare che la nostra energia si disperda nel mondo.
Avere a che fare con il dolore può prosciugare o indebolire la tua energia: non ti senti solo stanca, ma anche affaticata, debole e vulnerabile.
Cosa fare
In questo momento quello il corpo ti sta chiedendo è rallentare. È il momento in cui è necessario rivolgersi verso l’interno per osservare e processare la profondità del tuo stato d’animo.
Guardarti dentro ti permette di consolidare la tua energia: è essenziale perché tu possa recuperare la forza necessaria per lasciar andare e per tornare ad esprimerti nel mondo.
È come se fosse necessario un momento di pausa in modo che tu possa ricostruire le tue energie e elaborare il tuo dolore.
Se guardarti dentro non fa per te e ti fa sentire asociale o lontana da quello che il mondo si aspetta da te, allarga il tuo sguardo e osserva quello che fa la natura: anche lei ha bisogno di un momento in cui si raccoglie per poter, poi, andare avanti.
Guardarsi dentro per andare avanti
Non sentirti sola, è dura per tutti. Il dolore è difficile da elaborare perché può tirare fuori i rimpianti, le insicurezze e le questioni irrisolte del passato.
Però è anche la strada per guarire le vecchie ferite. Se le lasci lì da sole, senza guardarle, diventano sempre più dolorose fino a ostacolare il tuo vivere una vita piena.
Sono delle spine che stanno lì nell’anima e quando qualche cosa le tocca scatenano un dolore profondo. È ovvio che una soluzione può essere quella di evitare di toccare la spina, ma puoi anche scegliere di rimuoverla e di non renderla il centro della tua vita. Per rimuoverla è necessario guardare in profondità dentro te stessa e decidere che questa debolezza non governerà la tua vita.
Se ti prendi il tempo di elaborare il dolore, riuscirai a guarire le ferite del passato e sarai più connessa con te stessa.
Come per ogni altra emozione la piena espressione del dolore è il processo attraverso cui viene portato in superficie per poter essere guarito.
Quando prendi un raffreddore, il corpo cerca di eliminarlo portandolo verso le vie d’uscita: naso che cola, tosse e starnuti sono i modi che il corpo ha per lasciare andare. Allo stesso modo, c’è bisogno di elaborare una perdita, di qualunque genere, attraverso l’espressione di emozioni, dolore incluso, che deve essere sentito e vissuto per poter essere lasciato andare.
Il distacco, che sia da una persona, da un lavoro o da una situazione, è parte della vita. Ogni cambiamento può riportare alla luce cose che hai lasciato in sospeso e che non hai affrontato (e che ti succhiano energie).
Però ogni cambiamento ha anche il potenziale di una nuova consapevolezza: se permetti al dolore di arrivare nel profondo di te stessa, puoi imparare le lezioni del passato, lasciare andare e recuperare le energie per diventare la te autentica.
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